“Il piede umano è un’opera d’arte” scriveva Michelangelo Buonarroti e aveva ragione, in quanto il piede è formato da 28 ossa, 27 articolazioni,100 legamenti, 23 muscoli e un sistema nervoso e capillare molto ramificato e sopporta il 50% del peso del nostro corpo.
È per questo motivo che quando questa struttura va in crisi, addirittura potendo giungere a creare combinazioni nefaste più alte a carico delle ginocchia o della schiena, occorre che sia fatta una buona analisi della situazione alla quale deve corrispondere una ottima realizzazione dell’ortesi plantare nel momento in cui viene richiesta. Date le caratteristiche potenzialmente invasive l’ortesi plantare è fabbricata sulla base di una prescrizione medica a cui segue un progetto definito dal TECNICO ORTOPEDICO ISCRITTO ALL’ALBO e la sua costruzione segue una procedura specifica facendola diventare DISPOSITIVO MEDICO DI CLASSE 1 detraibile fiscalmente sul 730.
Definizione: “Una ORTESI PLANTARE è un “dispositivo esterno utilizzato al fine di modificare le caratteristiche strutturali o funzionali dell’apparato neuro-muscolo-scheletrico e la sua funzione è quella di correggere, in maniera conservativa, alterazioni morfo-funzionali del piede e/o delle catene cinetiche dell’arto inferiore dovute a patologie congenite e/o acquisite del piede stesso e/o dei segmenti articolari scheletrici a monte.”
Le modalità costruttive e i materiali possono variare in base alle richieste del medico e le esigenze del cliente (ad esempio le calzature utilizzate e l’attività prevalente): infatti per raggiungere la migliore e più efficace fruizione occorre svolgere una buona anamnesi del paziente e valutare assieme il risultato che si vuole ottenere dai plantari.
Le richieste più frequenti riguardano la costruzione di plantari sportivi, per patologie diabetiche, piedi reumatici, metatarsalgie e alluce valgo, fasciti plantari e speroni calcaneari, sesamoiditi, reflusso venoso, traumi recenti o antichi, ictus, malattie degenerative.
La presa misure, in base alle esigenze specifiche, può essere effettuata attraverso una o più modalità:
– Impronta su schiuma fenolica
– Impronta su carta podografica
– Calco con bende gessate
– Esame baropodometrico computerizzato
Le nostre principali tecniche costruttive sono:
– Costruzione con stilizzazione del calco positivo e termoformatura dei materiali
– Procedimento con fresatura elettronica a guida computerizzata






I materiali di costruzione dei plantari sono vari e vanno dai materiali termoplastici ad alta e bassa memoria alla fibra di carbonio, schiume poliuretaniche medicali, cuoio e sughero. Le tecniche costruttive e di presa misure variano al variare all’utilizzo dei materiali utilizzati. Noi a magazzino abbiamo sempre a disposizione almeno 50 materiali diversi per spessore, densità, caratteristiche meccaniche per ottimizzare al meglio il plantare su misura in base alla richiesta medica e l’effettivo uso del cliente.